GAETA AGAPITO o de GAETA , VESCOVO DI ASCOLI E ORDONA

Dalla "Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande così si legge:
62°. Anno 1509. Agapito, napoletano, nipote di Giosué, per l'esilio del medesimo, divenne vescovo di Ascoli il 23 luglio dell'anno 1509 sotto Giulio II. S'ignora per quanto tempo sia vissuto nel pontificato.

27° vescovo di Ascoli, secondo la cronotassi ufficiale, eletto il 23 maggio 1509 e morto nel 1512, nobile napoletano.

Giulio II, nato Giuliano della Rovere (Albisola, 5 dicembre 1443– Roma, 21 febbraio 1513), fu il 216º papa della Chiesa cattolica dal 1503 alla sua morte. Noto come "il Papa guerriero" o "il Papa terribile", è uno dei più celebri pontefici del Rinascimento. Era figlio di Raffaello della Rovere, nipote di Sisto IV, e di Teodora di Giovanni Manirola. Apparteneva all'Ordine dei Frati Minori Conventuali. La fama di Giulio II è indissolubilmente legata a progetti artistici che portò avanti, facendosi mecenate di alcuni dei più grandi artisti di sempre e offrendo loro la possibilità di creare opere che sono entrate nei capolavori dell'arte occidentale. Dietro i suoi slanci da mecenate è però sempre presente un saldo intreccio di politica e arte, legato ai progetti di Renovatio dell'Urbe, sia sul piano monumentale che politico, nell'obiettivo di restituire a Roma e all'autorità papale la grandezza del passato imperiale. Il suo intuito fu infallibile nella scelta degli artisti che meglio potessero attuare la vastità e l'audacia dei suoi propositi. Fin da quando era cardinale, Giuliano Della Rovere si era dimostrato un committente intelligente e la sua esperienza diretta come legato ad Avignone gli aveva fatto scoprire come la residenza papale in terra di Francia fosse ben più splendida e grandiosa di quella romana.