RUGGERO o RUGGIERO o ROGERIUS o ROGERIO, VESCOVO di ASCOLI E ORDONA

Dalla Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande così si legge:
49°. Anno 1301. Ad Adamo successe nell'ufficio pastorale, nell'anno 1301, Ruggiero mentre sedeva sulla cattedra di San Pietro Bonifacio VIII. Ciò che si conosce di questo vescovo è conservato nel registro napoletano. L'ufficio episcopale di Ruggiero non fu lungo.
Il nome di questo vescovo appare nella cronotassi ufficiale al 14° dal 18 maggio 1304.
Il nome di Rogerius , vescovo di Ascoli nel 1304, si trova nella "Series Episcoporum Ecclesiae Catholicae" del P.Pio Bonifacio Gams,O.S.B.,Graz,1873,pag.853.
Di tale vescovo fa menzione anche in canonico veneziano Giuseppe Cappelletti nella sua opera:"Le Chiese d'Italia - dalle origini sino ai nostri giorni" vol.XIX, ed.Giuseppe Antonelli,Venezia,1864,pag.143 dove si legge: "Rogerio, espresso dall'Ughelli con la sola iniziale R., visse nel 1301 , ed è commemorato in un rescritto del re Carlo II a favore della chiesa ascolana. E ch'egli avesse nome Rogerio, ne siamo accertati dalla sua sottoscrizione al documento di sacre indulgenze concedute nel 13o4 da lui a da altri vescovi a favore della chiesa di santa Mariadel Mercato, in Sanseverino".(Turchi, Camer.sacr.,pag.237).
Da: "Ascoli nel medioevo: una cronotassi dal 499 al 1490" di Francesco Capriglione, Foggia 1989 a pag.31 si legge: "1301. E' vescovo di Ascoli Ruggero, allorché, per evitare le frequenti sommosse degli ascolani contro il fiscalismo angioino, vengono nominati quattro sindaci, che si recano a Napoli presso il re Carlo Ii d'Angiò, per concordare le forme e le aliquote fiscali. Viene così stabilita una tassa unica che colpisce duramente e proporzionalmente i lavori manuali più pesanti, le arti, i mestieri, i commerci, le industrie e le professioni, con l'immunità dei soli baroni, preti e frati. Vengono anche nominati sei giudici ascolani, col compito di dirimere con processo sommario ogni questione fiscale, sia giornalmente sia durante le due fiere cittadine dell’8 settembre, dedicata alla Madonna, e del 14 gennaio.
Il nome di Ruggiero è presente in un atto del 25 maggio 1306, conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.2779, dove risulta essere il vescovo di Ascoli quando i signori Canonici e il Clero della Cattedrale di Ascoli, col consenso, appunto, del loro Vescovo, cedono a don Andrea, monaco di M.V., e procuratore di Guglielmo, ab.di M.V., in ordine ai beni esistenti in Puglia, un pezzo di terra arativa nelle pertinenze di Ascoli, nel luogo detto Serra Longa e in cambio ne ricevono un altro nel luogo detto San Zaccaria (XV,10) ed anche in un altro atto del 26 maggio 1307, che si conserva nell'Archivio del Monastero di Montevergine, risulta essere stato, con suddelega del signor Ettore Vulcano, procuratore del cardinale diacono Landolfo, procuratore per i beni che il cardinale aveva in Ascoli.
Bonifacio VIII, nato Benedetto Caetani (Anagni, 1230 circa – Roma, 11 ottobre 1303), fu il 193º papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte. Fu discendente di un ramo dell'importante famiglia pisana Caetani (o Gaetani), che poté acquisire ulteriori ricchezze e grandi latifondi sfruttando la sua carica pontificia.
Carlo II d'Angiò, detto lo Zoppo (1254 – Napoli, 5 maggio 1309), fu principe di Salerno dal 1266, poi conte d'Angiò e del Maine, conte di Provenza e Forcalquier, re di Napoli (1285-1309) e re titolare di Sicilia (1285-1302), principe di Taranto, re d'Albania, principe d'Acaia e re titolare di Gerusalemme, con il nome di Carlo II. Era figlio di Carlo I d'Angiò, il fratello del re di Francia San Luigi IX, e di Beatrice di Provenza, ultimogenita del conte di Provenza, Raimondo Berengario IV e di Beatrice di Savoia.