ARCHIVIO CAPITOLARE CATTEDRALE DI ASCOLI SATRIANO

La sua esistenza, molto probabilmente, risale alla seconda metà del secolo X, quando il Vescovo di Ascoli, fu dichiarato suffraganeo dell’Arcivescovo di Benevento con Bolla di Papa Giovanni XII in data 26 maggio 969. Poche sono le notizie pervenute. L’Imperatore Federico II, con diploma del 26 dicembre 1220, concedeva al Capitolo Cattedrale di Ascoli, il privilegio di riscuotere le decime nel territorio di Ascoli, Candela e Corneto; privilegio confermato dal Re Carlo d’Angiò il 10 febbraio 1280. Il primicerio dell’antica Cattedrale medievale di Ascoli S.Maria del Principio. Don Bartolomeo, con il suo Capitolo, dà facoltà a Giovanni, abate di Montecassino, di edificare una Chiesa in Ascoli con campanile, cimitero ecc. Nell’anno 1455, con decreto di Papa Callisto III, la Cattedrale fu trasferita dalla Chiesa di S.Maria del Principio in quella della Natività della Beata Vergine Maria. Gli statuti capitolari più antichi conservati in archivio risalgono al 31 dicembre 1717. Essi furono adattati al C.J.C. del 1917 il 30 gennaio 1925 e a quello del 1983 con deliberazione capitolare del 21 giugno 1987. Nella biblioteca capitolare sono conservate opere a stampa: messali, rituali, libri corali, pontificali e l’Ufficio di San Potito Martire datati ai secoli XVIII-XIX. Il sigillo capitolare nella parte inferiore rappresenta i tre colli su cui si adagia la città di Ascoli; nel mezzo un leone rampante, che veglia sulla città, avendo nella zampa anteriore sinistra una spada ed in quella destra il compasso; in alto dominava la Croce. Questo sigillo è stato modificato dal Vecovo Mons. Felice di Molfetta nell'anno 2001.