MAIELLA GERARDO, SANTO

Santo lucano di Muro Lucano dove nacque il 23 aprile 1726. Fin da bambino subisce angherie e violenze. A 15 anni è domestico del Vescovo di Macedonia, Mons. Claudio Albini, fino al 1744. Nel 1749 è accolto come fratelli laico nella congregazione redentorista di S. Alfonso Maria de’ Liguori, che conosce. Ha la salute malferma. Quando soggiorna nel convento redentorista di Deliceto di “S.Maria della Consolazione”, dal 1749 al 1754, visita per due volte Ascoli, invitata dalla contessa di Ascoli Luisa Sanfelice. In piazza viene insultato e sbeffeggiato da giovani, per le ciabatte che indossava sporche di fango perché, ubbidiente al suo superiore che gli aveva comunicato il desiderio della contessa che voleva conoscerlo, lasciò i lavori dell'orto e partì per Ascoli così come si trovava, senza cambiarsi d'abito. Muore il 16 0ttobre 1755. Nel 1847 Papa Pio IX gli conferisce il titolo di Venerabile. Nel 1893, Papa Leone XIII lo dichiara Beato. Nel 1904 S. Pio X lo proclama Santo.
Nel mese di giugno 2005 in occasione del 250° dalla morte di S. Gerardo le reliquie del Santo sono tornate ad Ascoli dopo che in vita il santo venne per due volte, invitato dalla duchessa di Ascoli Sanfelice. In una di quelle visite i ragazzi di Ascoli presero a sassate il Santo che venne ad Ascoli così come si trovava, sporco, stava lavorando nell’orto del Convento dei Padri Redentoristi a Deliceto. Le reliquie sono giunte da Candela in Largo Aulisio, scortate dal Padre superiore di Materdomini, poi scortate dal Parroco della Cattedrale, ons. Leonardo Cautillo, dai Diacono Don Antonio Lombardi, don Michele Peruggino, dai chierichetti dal fedeli a dal Sindaco Antonio Rolla, percorrendo parte di via S. Maria del Popolo e via del Corso hanno raggiunto la cattedrale dove sono state esposte, per tre giorni, alla venerazione dei fedeli ascolani.