LA VIGILIA DELLA FESTA DI S.LUCIA

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Martedì, 12 Dicembre, 2017

Da due anni la vigilia della festa in onore di S.Lucia, patrona dell'omonima parrocchia di Ascoli Satriano il parroco don Ilario Kitambala Iwaka, insieme all'amministrazione comunale, sindaco Vincenzo Sarcone con la collaborazione della polizia municipale e la locale sezione della protezione civile e le volonrtarie della parrocchia, organizza degli stands nella villa Ricciardi dove si può consumare prodotti gastronomici il cui ricavato va alla parrocchia per i lavori di manutenzione dei tetti. Presente alla manifestazione è anche S.Lucia rappresentata da una giovane con i costumi di ancella romana offerti dall'associazione di volontariato Anspi di Ascoli Satriano. Il parroco, dopo la benedizione del falò e la lettura del passo evangelico della discesa dello Spirito Santo, insieme al sindaco dà inizio alla festa alla quale partecipa tutta la cittadinanza. Questo evento ricorda quello dei tempi passati quando il duca di Ascoli dava inizio alla fiera incaricando un magistrato del popolo come si legge in questo documento ducale, risalente al 1771: "il che il Duca della Città di Ascoli Satriano Don Sebastiano Marulli concede la "patente" di "Mastro Mercato" a tal D.Sebastiano d'Adriana. Con tale carica il Duca delega al Mastro Mercato onori, prerogative, gagi, emolumenti ed altre spettanze con mero e misto impero di imporre pene, ed esiggerle con dare a noi la rata...". Con tali disposizioni i magistrati: Sindaco ed eletti e tutta la Città che "in ogni occasione vi prestino aiuto e favore e che per tale vi riconoschino, stimino, trattino ed ubbidischino per quanto loro è cara la nostra grazia, e sotto pena di ducati mille...". Il documento, datato dalla residenza del Palazzo Ducale il 9 dicembre 1771, ci informa che la durata della fiera era di otto giorni. Attualmente, come sappiamo,la fiera si tiene il solo giorno della festa della santa martire. La fiera di S.Lucia segnava l'insediamento delle greggi transumanti nelle "poste" e la conclusione della raccolta dei prodotti agricoli con le olive e successiva macina nei "trappiti".