CRISTIANI PERSEGIUTATI E IMPEDIMENTO DI PROFESSARE LA PROPRIA FEDE SCELTA LIBERAMENTE

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Sudan, cristiana incinta rifiuta l'islamismo: condannata a morte. La 27enne Mariam Yahya Ibrahim, a un mese dal parto, sarà impiccata. A nulla sono serviti gli appelli internazionali per il rilascio. Un tribunale sudanese ha condannato a morte una cristiana con l'accusa di apostasia, cioé l'abbandono volontario della propria religione (in questo caso l'islamismo). Mariam Yahya Ibrahim, di 27 anni, è incinta di otto mesi e sarà impiccata. Il padre della condannata è musulmano mentre la madre è cristiana. Il giudice le ha inflitto anche la pena di 100 frustate per adulterio. A nulla sono serviti gli appelli internazionali per il rilascio.

Assurdo...e questo è libertà religiosa?... e dicono che l'islam è una religione di pace!

Ieri 15 maggio al Colosseo di Roma c'è stata una manifestazione per denunciare le persecuzioni che ancora oggi, dopo duemila anni di cristianesimo, i cristiani subiscono dai non cristiani...i quali vogliono il rispetto delle loro idee, ma impediscono che i cristiani professino la loro fede. La fede è libera adesione ad un credo e non imposizione.. per legge...come quella islamica!