MADONNA DELL'ADDOLORATA
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La devozione alla Madonna dell'Addolorata è radicata nel popolo ascolano. La statua fino al 1930, rivestita di rosso, il venerdì santo sostava presso la chiesa di S. Rocco in attesa della processione che, partendo dalla cattedrale, portava il simulacro di Gesù morto presso questa chiesa, dove c'era una breve sosta per il toccante incontro tra la Madre Desolata e il Figlio Morto. Quindi la processione del Figlio seguito dalla Madre continuava con il solito percorso, fino al ritorno in cattedrale dove si cantava l'antichissimo patetico inno chiamato in dialetto ascolano "la Spartenz'", cioè il distacco tra Madre e Figlio, i cui simulacri venivano sistemati ciascuno al suo posto.
