GIULIO ORSINI, DUCA DI ASCOLI

Dopo la perdita del feudo di Ascoli da parte di Raimondo Orsini a causa della ridiscussa legittimità dei suoi natali, annullata in seguito ad un processo in cui venne annullata la paternità nel 1483, Ascoli passò a Giulio, nobile romano, degli Orsini di Monterotondo che il 15 ottobre 1485 fu investito del titolo di duca di Ascoli. In seguito, tuttavia, il feudo gli fu successivamente confiscato e dato al discendente Valerio (da Lucia Lopriore, Ascoli di Capitanata tra il Medioevo ed Età Moderna, Foggia 2008).

Dalla "Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande si legge che in questo periodo la Chiesa di Ascoli era governa dal vescovo "Giosué Gaeta, nobile napoletano, figlio di Ambrogio e Lucrezia de Angelo".

Dalla "Series Episcoporum Ecclesiae Catholicae" del P. Pio Bonifacio Gams,O.S.B.,Graz,1873,pag.853, in questo periodo governa la Chiesa di Ascoli il vescovo Giosué Gaeta (Josue Caieta).

Da "Le Chiese d'Italia - dalle origini sino ai nostri giorni" di G. Cappelletti, canonico veneziano, vol. XIX, ed. Giuseppe Antonelli,Venezia,1864,pag.145 il vescovo della Chiesa di Ascoli di questo periodo era "Giosué Gaeta, nobile napoletano, rinomatissimo giureconsulto, sotto il pontificato di Sisto IV" .

Dalla cronotassi ufficiale in questo periodo nella chiesa di Ascoli risulta il vescovo, dopo il trasferimento di Fazio Gallerani nel 1479, de Gaeta Giosuè (1480-1509).

Da: "Ascoli nel medioevo, una cronotassi dal 449 al 1490" di Francesco Capriglione, Foggia 1989 in questo periodo risulta che:
- nel 1479 è vescovo di Ascoli Giosué Gaeta.