I Parrocchiani scrivono al "loro" Parroco Mons. Leonardo Cautillo

Versione stampabileVersione stampabile

I Parrocchiani della Cattedrale di Ascoli Satriano continuano a far visita alla tomba del "loro" parroco Mons. Leonardo Cautillo pregando e lasciano scritti come questo:
"Il Papa, a conclusione dell'anno sacerdotale, ha riaffermato che il sacerdozio non è semplicemente "ufficio", ma sacramento: "Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso di lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore". In forza di questa "audacia di Dio" - così la chiama il Papa - il fine cui tendono i presbiteri con il loro ministero e la loro vita è la gloria di Dio Padre in Cristo", come aveva affermato il Concilio Vaticano II. Come Cristo, il presbitero è chiamato a mostrare in sé, nella propria umanità, il volto del Padre.

Queste parole esprimono in pieno quello che sei stato (e osiamo sottolineare continuerai ad essere)per tutti noi! Nel tuo amore di prete hai testimoniato la presenza e l'amore di Dio nella nostra vita.

Tante sono le espressioni che salgono dal cuore e vengono alla mente, tante le rievocazioni, i momenti vissuti insieme...e...ne segue nostalgia e mestizia... ma, "rivedendoti" nei tuoi gesti, "risentendo" la tua voce, "ricordandoti" nel tuo essere "uomo di Dio", ci rincuoriamo perché con il tuo essere "padre" ci hai rivelato la vita del mistero come carità e tenerezza, ci hai trasmesso la gioia dell'essere cristiano con quel tuo "stile" sobrio, umile, generoso, essenziale, delicato e gentile.
Per questo sappiamo non vorresti vederci piangere.
Dal testamento che ci hai lasciato hai scritto che...dobbiamo volerci bene, "rimboccarci le maniche" e continuare sul cammino che porta alla santità, da te già ampiamente percorso e raggiunto nella gloria di Dio.

Una cosa sola vorremmo chiederti nella comunione dei santi: continua a vegliare su di noi! Guidaci, sostienici, illuminaci, intercedi per noi.

Non te l'abbiamo mai detto espressamente, ma adesso vorremmo quasi gridarlo... Ti vogliamo bene! E continueremo a volertene per sempre.
I TUOI PARROCCHIANI