
Giorno 4 agosto 2025 alle ore 20.00 presso Villa Ricciardi si svolgerà la cerimonia dello scoprimento del bassorilievo dedicato a Mons. Vittorio Consigliere, Vescovo di Ascoli Satriano e Cerignola. L'opera è dell'artista ascolano Cosimo Tiso. Mons. Vittorio Consigliere fu insignito del titolo di DEFENSOR CIVITATIS , dall'amministrazione comunale, per aver salvato la città di Ascoli, dal bombardamento ad opera dei tedeschi, durante la seconda guerra mondiale. Saranno presenti il sindaco della città avv. Vincenzo Sarcone e il vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano Mons. Fabio Ciollaro. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
Per sapere di più sull'amato vescovo si riscrive quanto presente in questo sito web nella rubrica: Dizionario. https://www.anspiascolisatriano.it/files/files/1568/anni_30_-_larrivo_ad...
86° Vescovo di Ascoli, secondo la cronotassi tradizionale ascolana, dal 1°settembre 1931 al 15 marzo 1946. Nacque a Sestri Levante il 5 giugno 1883 da Giuseppe e Serafina Barbieri. Vestì l’abito Cappuccino a 16 anni. Fu ordinato sacerdote il 1° settembre 1906. Il 21 ottobre 1908 fu inviato dai Superiori all'Università Gregoriana di Roma dove conseguì la laurea in Teologia e Filosofia. Tornato a casa entrò nel Cenobio di S. Berardino per insegnarvi Teologia e Filosofia, imparò, invece, nella solitudine del Convento, a comunicare con il popolo; sicché da Voltri a Rapallo, da Camogli a Pontedecimo, da Lavagna e Sestri Levante e a Volpedo, la sua parola di pace penetrò nell'animo popolare. Scoppiata la prima guerra mondiale, P. Vittorio Consigliere adempì al suo dovere d'italiano come cappellano militare. Furono tre anni in cui compì miracoli di sacrificio e di eloquenza: a Schio, a Vallarsa, nelle Dolomiti, a Pieris d'Isonzo, sul basso Piave. Con la pace tornò alla sua Sestri e al suo ministero. mons. Consigliere fu anche musico, pittore, poeta, conoscitore di lingue antiche e moderne. In qualità di giornalista diresse, con il missionario P. Zaverio, il Bollettino del "Padre Santo", e fu per lunghi anni, collaboratore del Bollettino dei Cappuccini. Nel 1921 fu nominato Predicatore Apostolico e, in seguito, anche Consultore della S. Congregazione dei Riti, rimanendo così a Roma per un decennio, fino a quando il Papa Pio XI lo nominò Vescovo di Ascoli e Cerignola con la bolla del 1° settembre 1931. Fece il suo ingresso in Ascoli su un cavallo bianco il 6 gennaio 1932. Restaurò il Seminario e la Cattedrale di Ascoli seriamente danneggiati dal forte terremoto del 23 luglio 1930. In quella occasione fa demolire e ricostruire, in pietra dura, il pavimento sollevatore di un gradino la scalinata del sagrato. Durante i lavori si rinvengono alcuni sepolcri di vescovi suoi predecessori. Ne recupera le spoglie e le fa tumulare sotto il pavimento della Cappella dell’Immacolata nella Cattedrale di Ascoli Satriano. Nel 1936 dipinse una “Ultima cena” attualmente esposta nella Cappella di S.Giuseppe. In quell’ occasione, inoltre, dipinse i panneggi sugli archi delle navate laterali e le pareti che fanno da sfondo all’artistico presepio della chiesa Cattedrale. Eresse, in Ascoli, la Parrocchia di S. Potito. Partecipò al Congresso Eucaristico Internazionale di Buenos Aires. Fondò il Bollettino Diocesano “Vita Nostra”. La polizia fascista controllava l’operato del Vescovo che, nella omelia tenuta in Cattedrale il 14 maggio, l’accorato appello fatto dal Vescovo per dotare di case igieniche ai non abbienti viene giudicato di parlare “con sussiego e con molta faciloneria quasi demagogica…”. Nel mese di settembre 1943, durante la ritirata lungo le strade provinciali per Foggia, le truppe tedesche fecero delle rappresaglie sulla città di Ascoli. Il Vescovo mons. Vittorio Consigliere, con il Padre Redentorista ascolano Ragni che conosceva la lingua tedesca, andò a parlamentare con i tedeschi ottenendo la sospensione del fuoco in cambio di alcuni quintali di viveri, non esitando, quindi, a esporsi alla morte per salvare Ascol. Per riconoscenza la Civica Amministrazione di Ascoli gli conferì il titolo di Defensor Civitatis. Morì a Roma il 15 marzo 1946 e il suo corpo riposa nella Cattedrale di Ascoli accanto a quello del suo grande confratello Mons. Domenico Cocchia. La salma fu traslata dal Cimitero di Ascoli in Cattedrale dal Vescovo mons. Giovanbattista Pichierri nel 1999, essendo Parroco della Cattedrale di Ascoli mons. Leonardo Cautillo, deceduto il 26 luglio 2010 dopo 40 anni di parroco. Lo stemma Episcopale su sfondo giallo e azzurro: un leone rampante con la corona, tiene un ramoscello d'olivo il quale svela, in un certo qual modo, il nome dei Consigliere cioè " Consiglio apportatore di pace ". Completano lo stemma episcopale, a destra la Madonna del Buon Consiglio, in alto lo stemma francescano e in basso, a forma di nastro, il motto consistente nell'appropriata frase scritturale "Meum est consilium".
Per la cronotassi ufficiale è il 53° Vescovo della Diocesi di Ascoli e 9° della diocesi unita di Ascoli e Cerignola.
In data 27 novembre 2023 il vescovo della diocesi mons. Fabio Ciollaro, insieme ai parroci di Ascoli Satriano hanno voluto commemorare l'amato vescovo mons. Consigliere a 80 dalla liberazione della città di Ascoli Satriano dall'occupazione dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale con una relazione "Il francescano Padre Vittorio Consigliere" tenuta da fr. Antonio Belpiede, OFM Capp. , un recitali sulla vita del vescovo Consigliere, a cura dei giovani delle tre parrocchie di Ascoli e infine con un momento di preghiera officiato, davanti al monumento funebre di mons. Vittorio Consigliere, dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano mons. Fabio Ciollaro alla presenza di numerosi fedeli e cittadini partecipanti all'evento.